Il Sipario
La quarta parete prima di iniziare lo spettacolo è costituita dal sipario. Da una parte della più famosa tenda rossa, c'è il pubblico che attende intrepido di scoprire cosa sta vivendo dall'altra parte della stessa tenda. Un enorme scudo che prepara al nostro Rito del Teatro.
Poi inizia lo spettacolo, si alza o si apre il sipario e la nostra quarta parete diventa ora invisibile.
Il Sipario è quel drappo, solitamente in velluto rosso che, chiudendo l'arco scenico, separa il palco dagli spettatori.
Ma...quando e come nasce il Sipario? Perché è rosso? Perché è di velluto?
Come sappiamo in teatro tutto ha una storia e un motivo per esserci, e, come già ho scritto più volte, il germe di ogni cosa si trova nel teatro greco.
La parola greca αὐλαία, che significa tenda, indica proprio il sipario greco che era costituito da un tessuto sostenuto da degli assi di legno che si alzava e abbassava. Il sipario si alzava a fine scena e si abbassava tra l'orchestra e il palcoscenico ad inizio spettacolo.
Nel teatro romano, accadeva la stessa cosa. Vi era l'aulaeum, termine di derivazione greca che era il sipario maggiore e il siparium che era un piccolo tendaggio minore la cui funzione era quella di coprire una parte della scena.
Nel Medioevo l'elemento del sipario scompare e il luoghi deputati agli spettacoli divengono le chiese, le cattedrali e le piazze.
Dal XVII secolo in poi, ritorna il sipario come decorazione che precede lo spettacolo. I sipari infatti erano dipinti con il titolo o con il tema dello spettacolo che stava per iniziare, fino ad arrivare a metà dell'Ottocento quando i sipari divengono una vetrina della gloria della città in cui vi era quel teatro con numerosi personaggi dipinti e teloni con raffigurazioni storiche.
Ma quanti tipi di sipario esistono?
Sipario all'italiana: è formato da due teli con apertura centrale.
Sipario alla francese: uguale al sipario all'italiana ma, oltre ad aprirsi lateralmente, viene anche sollevato verso l'alto.
Sipario alla tedesca: si alza verso l'alto ed il suo movimento è detto "a ghigliottina".
Sipario alla greca: formato da due falde con apertura centrale o con una falda ad apertura laterale. A differenza di quello all'italiana, il sipario scorre su dei binari in alto.
Arlecchino: tessuto drappeggiato uguale al sipario, solitamente in velluto rosso, che si trova in alto, davanti al sipario, ma molto più corto.
Comodino o Velario: è un telo decorato posizionato all'interno del palcoscenico, dietro il sipario principale che cade a ghigliottina.
Sipario di ferro: è una grande saracinesca montata tra la sala e il palcoscenico e la sua funzione è quella di separare i due ambienti in caso di incendio.
Perché il sipario è di velluto?
Pare che sia stata una richiesta del grande compositore Wagner. Il velluto infatti essendo molto pesante riesce ad assorbire il suono eliminando l'effetto eco dell'orchestra.
Un'altra importante funzione è quella di non lasciar passare luci e rumori durante il cambio scena.
Perché il sipario è rosso?
Oggi, rispetto al passato, il sipario non è quasi mai decorato, ma lo troviamo la maggior parte delle volte di velluto rosso. Il rosso rimanderebbe allo sfarzo e al lusso da una parte e al colore del sangue per rimandare simbolicamente al sacrificio eroico degli attori degli spettacoli.
Come possiamo ben capire, in teatro tutto ha un significato e studiarlo vuol dire avvicinarsi sempre di più all'arte della rappresentazione in tutta la sua bellezza, antichità e profondità!
©Copyright Mariagabriella Chinè
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